Rob Reiner, regista e attore statunitense celebre per film come When Harry Met Sally… e Stand by Me, è stato trovato morto insieme alla moglie, Michele Singer Reiner, nella loro casa a Los Angeles. La polizia di Los Angeles ha aperto un’indagine, considerando il caso come omicidio, ma al momento le informazioni restano limitate. Secondo le dichiarazioni ufficiali, una chiamata di emergenza è arrivata domenica pomeriggio, ma quando gli agenti sono giunti sul posto, i due erano già deceduti, con ferite da accoltellamento evidenti. Non sono stati trovati segni di effrazione nella casa, e le forze dell’ordine stanno interrogando i membri della famiglia, ma al momento non ci sono sospetti ufficiali né arresti.
Rob Reiner, 78 anni, è stato una delle figure più amate di Hollywood. Nato nel 1947 a New York, aveva iniziato la sua carriera come attore, prima di diventare uno dei registi più apprezzati della sua generazione. I suoi successi al botteghino, come This Is Spinal Tap, La Storia Fantastica e When Harry Met Sally…, sono considerati capisaldi della cultura cinematografica americana.
Michele Singer Reiner, 68 anni, era una fotografa e produttrice, e aveva sposato Rob nel 1989. La coppia, che viveva nella zona residenziale di Brentwood, lascia dietro di sé una famiglia e una lunga carriera di successi. Reiner aveva avuto quattro figli, alcuni dei quali frutto del suo primo matrimonio, terminato con la morte della prima moglie nel 2018. La notizia della sua morte ha scosso il mondo del cinema, con numerosi colleghi e amici che hanno espresso il loro cordoglio. Il suo contributo all’industria cinematografica ha lasciato un segno indelebile, con il suo stile inconfondibile che ha influenzato diverse generazioni di registi e attori.
Il caso ha suscitato grande attenzione anche per la sua location, Brentwood, un quartiere noto per essere casa di molte celebrità. Nonostante l’area sia conosciuta per il suo status di alta classe, non è comune che eventi di violenza di questo tipo accadano in un contesto tanto esclusivo. Le indagini sono ancora in corso, e le autorità continuano a cercare eventuali indizi che possano fare luce sulla tragica morte del regista e della sua compagna.
Nel corso della sua carriera, Reiner ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti. I suoi film non solo hanno riscosso un ampio successo di pubblico, ma sono stati anche acclamati dalla critica per la loro profondità emotiva e la capacità di mescolare comicità e dramma con un tocco di leggerezza. L’ultimo suo film, Spinal Tap II: La fine è solo l’inizio, un sequel del celebre mockumentary che lo aveva consacrato come uno dei registi più innovativi del suo tempo, aveva ricevuto un’accoglienza tiepida da parte di critica e pubblico, ma il suo impatto sulla cultura cinematografica resta indiscutibile.
La scomparsa arriva a poche ore di distanza dall’altro lutto che ha colpito il mondo del cinema. Peter Greene, attore noto soprattutto per le sue parti da cattivo in film di culto degli anni Novanta come Pulp Fiction di Quentin Tarantino, I soliti sospetti di Bryan Singer e The Mask di Chuck Russell, è morto a 60 anni. Il suo manager, Gregg Edward, ha confermato che Greene è stato trovato morto nella sua casa di New York, senza specificare la causa della morte.
L’attore aveva avuto un ruolo di spicco negli anni Novanta, recitando in alcune delle pellicole più iconiche del periodo, ma negli ultimi anni la sua carriera era stata segnata da un crescente distacco dal grande schermo, in parte dovuto a problemi di dipendenza dalle droghe
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