Ogni anno milioni di pendolari attraversano le città americane cercando di raggiungere il proprio posto di lavoro, ma la qualità del tempo passato nel traffico varia moltissimo da metropoli a metropoli. Una nuova analisi pubblicata da Consumer Affairs ha aggiornato la mappa delle città statunitensi più congestionate, con un dato sorprendente: Los Angeles, simbolo storico dell’automobile e delle sue derive urbane, non è più in cima alla classifica. Il primato spetta ora a Washington D.C., dove chi si sposta in auto deve affrontare in media oltre sei ore e mezza settimanali di congestione stradale nei giorni feriali. A New York, che figura comunque nella parte alta della classifica, la media settimanale è poco inferiore: 5 ore e 42 minuti.
Per determinare la gravità del traffico urbano, Consumer Affairs ha esaminato 50 tra le aree metropolitane più popolate degli Stati Uniti, incrociando dati relativi ai tempi medi di percorrenza casa-lavoro, alle ore di congestione e al tasso di incidenti mortali per 100.000 abitanti. A ciascuno di questi parametri è stato attribuito un peso diverso per ottenere un punteggio complessivo su 100. Il risultato è una fotografia dettagliata di quanto tempo le persone perdano — letteralmente — sulla strada. E se è vero che la mobilità è una questione tecnica, questa classifica ricorda che è anche una questione sociale e culturale, modellata dalle scelte urbanistiche e dall’efficienza dei trasporti pubblici.
Ecco le dieci città con il traffico più problematico secondo il report:
Washington D.C.
Los Angeles
Miami
San Francisco
Atlanta
New York
Houston
Seattle
Baltimore
San Jose
Questi centri condividono, oltre alla densità urbana, una forte dipendenza dall’uso dell’automobile privata, spesso in assenza di alternative efficaci. L’auto negli Stati Uniti resta il mezzo dominante per recarsi al lavoro: secondo il censimento, quasi l’85% degli americani guida ogni giorno da soli. Una cultura radicata che rende ancora difficile una transizione ampia verso soluzioni più sostenibili come treni suburbani, piste ciclabili o servizi pubblici capillari.
Nello stesso studio sono emerse però anche realtà virtuose, dove le condizioni del traffico risultano significativamente più vivibili.
Rochester
Salt Lake City
Cleveland
Hartford
St. Louis
Milwaukee
Columbus
Fresno
Kansas City
Buffalo
Alcune di queste città, come Salt Lake City o Milwaukee, beneficiano di una densità abitativa più bassa e di un tessuto urbano meno frammentato, che consente spostamenti più brevi e meno caotici. Altre, come Hartford o Rochester, combinano una rete viaria efficiente a una domanda di mobilità più contenuta, fattori che riducono l’esposizione quotidiana al traffico per chi ci vive.
L’articolo La classifica delle città più trafficate (e quelle meno) degli USA proviene da IlNewyorkese.